Settebello squalificato sei mesi. La FIN non fa ricorso e auspica l'utilizzo di tecnologie adeguate L'Aquatics Integrity Unit della World Aquatics ha comminato 6 mesi di squalifica al Settebello, con un ammenda di 50.000 dollari da pagare entro il 15 gennaio 2025 (e altri 50.000 dollari condizionati a future infrazioni commesse entro il 17 ottobre 2026) per la protesta avvenuta alle Olimpiadi di Parigi in seguito al grave errore tecnico di arbitri e VAR che ha compromesso il percorso della nazionale di pallanuoto eliminata nei quarti di finale contro l'Ungheria. La squalifica inizia il 17 ottobre, oggi. Come è noto i ricorsi avanzati dalla Federnuoto nelle 36 ore successive alla partita, seppur respinti, avevano portato all'ammissione da parte degli organi preposti della World Aquatics della mancanza di violenza e intenzionalità nell'azione di Francesco Condemi, che dunque era regolare. Infatti il giocatore non è stato squalificato per le partite successive, ovvero le semifinali e finali per il quinto/settimo posto. Pertanto il 3-3 segnato dall'attaccante del Settebello contro l'Ungheria era valido; l'attaccante non sarebbe dovuto essere espulso, l'Italia non avrebbe dovuto giocare 4 minuti in meno, i magiari non avrebbero dovuto beneficiare del rigore del 4-2. Ciò premesso, ed acquisiti gli atti, la Federnuoto non farà ricorso. Nel contempo ribadisce la necessità che la giuria abbia a disposizione strumenti tecnici di alto livello professionale, onde evitare la possibilità che si ripetano errori tanto clamorosi quanto lesivi per l'immagine della pallanuoto. La Federnuoto, consapevole delle potenzialità della squadra nazionale e condividendone le ambizioni, coglie l'occasione per ringraziare dirigenti, tecnici, atleti e staff per il percorso del triennio 2021-2024 durante il quale sono stati conquistati due argenti mondiali (con finali perse ai rigori a Budapest 2022 e Doha 2024), un bronzo europeo (Zagabria 2024) ed è stata vinta per la prima volta la World League.
Coppa Italia fem. Verdetti finali del primo turno Doppio turno nella giornata conclusiva seconda della prima fase dell'ottava Coppa Italia femminile. Quattro partite al mattino e altrettante nel pomeriggio per i concentramenti di Catania e Padova da cinque squadre ciascuno. Chiuso il girone A con L'Ekipe Orizzonte, Pallanuoto Trieste, Rapallo Pallanuoto promosse; con una rete di Centanni a 20" dal termine la Sis Roma vince 11-10 in remuntada lo spareggio per il gruppo B contro le padroni di casa del Plebiscito Padova e acciuffa il primo posto. La Brizz Nuoto Catania batte la Lazio nell'ultimo match e la scavalca al terzo posto centrando la Final Six, in programma dal 21 al 23 febbraio con sede ancora da stabilire. FORMULA E ARBITRI. Dieci squadre divise in due raggruppamenti da cinque: le prime due squadre classificate di ciascun concentramento accedono direttamente alle semifinali della Final Six, le seconde e terze dovranno giocare i quarti di finale. Designati: a Catania Massimo Calabrò, Federica Rizzo, Roberta, Grillo, Arnaldo Petronilli, Alessandro Roberti Vittory e Mirko Schiavo; a Padova Fabio Brasiliano, Giuliana Nicolosi, Antonio Guarracino, Alessia Ferrari, Antonio Torneo e Andrea Zedda. Detentrice del trofeo la SIS Roma che nella finale dello scorso anno, svoltasi al Centro Federale - Polo Acquatico Frecciarossa di Ostia, superò 6-5 la Plebiscito Padova.